Le vacanze estive pongono i compagni umani dei gatti davanti all’annoso dilemma di portare il gatto con se oppure affidare i felini ad un o una cat sitter che si occupi di loro. In genere, si chiede di riempire le ciotole di acqua e cibo, di pulire le lettiere e di intrattenere un po’ i gatti in modo che facciano un minimo di attività fisica in attesa che la famiglia sia ricongiunga.

Tendenzialmente, si preferisce affidarsi a parenti o amici ai quali vengono lasciate le chiavi e le raccomandazioni del caso. Questa è sempre, a mio avviso, la soluzione più auspicabile, perché i gatti hanno la possibilità di interagire con delle persone con cui hanno già una certa familiarità, il che le rende rassicuranti malgrado l’assenza del proprietario.

Come scegliere un buon Cat Sitter

A volte, tuttavia, è necessario rivolgersi ad un cat sitter, generalmente un estraneo/a che, dietro compenso, sia disponibile a visitare i gatti a domicilio una o più volte al giorno per occuparsi del loro benessere. Ma quali sono le caratteristiche da ricercare in un/una buon/a cat sitter o quali sono i segnali da tenere d’occhio per capire se la persona che abbiamo di fronte potrebbe essere idonea a prendersi cura del nostro amico felino in nostra assenza? Ecco i 10 consigli per scegliere un buon cat sitter.

Un buon cat sitter deve dimostrare da subito un interesse reale e spontaneo a conoscere voi e il gatto prima che gli venga affidato l’incarico. Invitatelo a casa vostra, senza impegno, chiedendo di poter fare due chiacchiere per valutare se tra voi nasce quella fiducia che possa permettervi di affidargli le vostre chiavi di casa per alcuni giorni e, soprattutto, la cura del gatto (o dei gatti). Da una persona seria mi aspetterei un’accettazione praticamente incondizionata a questo tipo di proposta anche perché un cat sitter serio dovrebbe essere consapevole di quanto per gli stessi felini di casa possa essere confortante entrare in contatto con una persona estranea in presenza degli umani della famiglia.

 

Se il micio teme gli estranei, significa che la scelta del cat sitter è fuori discussione?

Non è detto. Personalmente, mi è capitato spesso di fare cat-sitting per dei gatti che, a detta dei proprietari, sparivano sotto un letto all’arrivo di un estraneo. Con il tempo e con le visite sono sempre riuscita a farci amicizia, ma con questi mici è fondamentale il punto 4, ovvero che il cat sitter e i proprietari siano consapevoli del fatto che potrebbe servire del tempo e nessuna forzatura prima che il gatto impari a fidarsi.