Comunicazione Gatto-Umano Umano-Gatto

La comunicazione dei gatti

Osservare i felini e interagire con loro è qualcosa di affascinante e frustrante al tempo stesso. È affascinante perché fanno quasi sempre cose spiritose e divertenti, ma è frustrante perché, a volte, capire i loro pensieri e stati d’animo – perfino le loro preferenze in materia di cassettine igieniche – può trasformarsi in un vero cimento.

 Segnali acustici

In generale la comunicazione sonora felina si manifesta in una delle seguenti forme come illustrato nella tabella quì sotto.

SEGNALE DESCRIZIONE
Ringhio o brontolio Un suono di tonalità grave utilizzato come deterrente per allontanare potenziali aggressori.
Soffio Un altro tipo di avvertimento per i potenziali aggressori, però caratterizzato da una sfumatura leggermente più urgente. Può anche essere un segnale di dolore.
Sibilo Una versione enfatizzata del soffio.
Strillo Un ulteriore avvertimento.
Guaito Un suono di tonalità acuta, spesso associato ai momenti di gioco. Talvolta è emesso dal gatto quando sta per essere nutrito.
Battito dei denti Non è classificabile come una vocalizzazione vera e propria, è piuttosto una reazione che si verifica quando l’istinto predatorio con cui il gatto è programmato viene innescato, ma non può tradursi in atto. Un felino domestico, per esempio, può cominciare a battere i denti quando, guardando fuori dalla finestra, vede gli uccellini che non può rincorrere.
Miagolio La vocalizzazione standard per attirare l’attenzione. Non esiste un corrispettivo di questo suono tra i felini selvatici adulti. Potrebbe trattarsi di un’elaborazione dei “miao” reiterati di cui si servono i cuccioli per richiamare l’attenzione della madre.
Miao Una richiesta di attenzione cui spesso ricorrono i micini molto piccoli. Potrebbe trattarsi di una versione immatura del miagolio vero e proprio.
Lamento Una richiesta di attenzione più sonora ed enfatica.
Trillo Un suono acuto e “cinguettante” che spesso viene usato tra i cuccioli e la madre per salutarsi. È talvolta possibile che un gatto domestico adulto vi faccia ricorso per salutare i padroni.

 Fusa

Non dovete allarmarvi se, periodicamente, la vostra unità felina emetterà una sorta di mormorio sordo. Tale suono, infatti, non è la segnalazione di un guasto, bensì un modo per comunicare varie cose, in uno spettro di accezioni possibili che va dalla soddisfazione al disagio. Gli esperti non sono ancora riusciti a chiarire una volta per tutte come tale suono venga prodotto. Secondo una delle teorie proposte, le fusa sarebbero generate da una grossa vena che passa attraverso il diaframma. Il felino potrebbe indurne la vibrazione tramite contrazioni muscolari, producendo così quell’inconfondibile mormorio.

Le fusa sono utili soprattutto alle madri e ai micini appena nati. La madre può farle per segnalare la propria posizione alla prole (ancora cieca e sorda), i cuccioli invece (fin dalla prima settimana di vita) possono sfusolare per assicurarle che è tutto a posto. Nell’interfaccia con gli umani, i gatti fanno le fusa per esprimere appagamento, ma a volte anche per chiedere aiuto. I gatti feriti o malati, per esempio, fanno fusa prolungate e sonore, forse come richiesta di soccorso.

 Segnali affettivi

I felini spesso adottano tecniche molto sottili per manifestare affetto; un padrone alle prime armi potrebbe non essere in grado di captare tali segnali. Ecco quali sono le manifestazioni d’affetto più comuni.

SEGNALE DESCRIZIONE
Socchiude gli occhi I gatti di solito accolgono gli estranei e i potenziali avversari (felini, umani o di altra natura) con uno sguardo fisso e risoluto, letteralmente senza batter ciglio. Nel loro linguaggio, la massima dimostrazione di fiducia e accettazione è proprio il gesto di chiudere gli occhi in presenza di qualcun altro. Un felino che, in compagnia del padrone, si abbandona a lenti e noncuranti battiti di ciglia, o tiene gli occhi languidamente semichiusi, sta manifestando un’estrema fiducia nei suoi confronti.
Si lascia pulire Il fatto che il vostro felino si lasci spazzolare e lisciare il pelo da voi (l’insieme di queste “operazioni igieniche”, compiute dal gatto stesso o da chi per lui, è chiamato grooming) è un altro importante segnale di accettazione e fiducia. I gatti randagi si leccano e lisciano il pelo a vicenda: è un buon modo per rilassarsi e stringere nuove amicizie. Talvolta i mici particolarmente espansivi cercano di fare lo stesso con i loro compagni umani.
Strofina la testa contro di voi Sulla testa del gatto sono presenti ghiandole odorifere finalizzate alla marcatura territoriale. Se un micio comincia a strofinare insistentemente il muso contro il suo padrone lo fa per dimostrargli affetto, ma anche in segno di possesso, “marcandolo” come sua proprietà esclusiva.
Vi “impasta” con le zampe Il gatto che pigia ritmicamente le zampe anteriori contro il suo padrone sta mimando il gesto tipico dei cuccioli non ancora svezzati che “impastano” le mammelle per stimolare la fuoriuscita del latte.
Si rotola a pancia in su Talvolta accade che un felino si metta a pancia in su davanti al padrone. Il fatto che lasci esposta un’area tenera e vulnerabile come quella dello stomaco è senz’altro una delle massime dimostrazioni di fiducia che un felino possa dare. Ricordate, però, che ciò non va necessariamente interpretato come un invito affinché gli facciate i grattini sulla pancia, anzi: di solito un gesto di questo tipo attiva subito in lui la modalità difensiva.