Dieci pericoli domestici per i gatti


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Dei pericoli che si nascondono in casa per i gatti ne abbiamo già parlato (come anche ci siamo soffermati sui pericoli per i cani). Ritorniamo sull’argomento fornendo un elenco più dettagliato e preciso di quelli che possono essere i pericoli domestici per i nostri mici. Del resto lo dicevano già i latini, no? Repetita iuvant!

  • carta stagnola, tappi, ecc: i gatti amano giocare con questi oggetti soprattutto se pendenti e attaccati a una cordicella. Fate attenzione, però, che se ingeriti possono provare gravi disturbi e anche la morte;
  • corde, fili e simili: non lasciate mai che il vostro giochi da solo con questi oggetti: se ingoiati, infatti, possono causare un blocco intestinale e persino la morte;
  • detersivi, ratticidi e insetticidi: inutile spiegare il perché, giusto?;
  • elastici: i gatti adorano giocarvi, ma sono pericolosi;
  • elettrodomestici: controllate sempre la lavatrice prima di metterla in funzione, come anche il forno; ponete la massima attenzione all’uso di fiamme, all’acqua bollente, al ferro da stiro rovente;
  • finestre: attenzione a quando sono aperte perché il gatto, giocando, potrebbe scivolare e cadere di sotto;
  • giocattoli pericolosi: i giocattoli più sicuri sono quelli cuciti e non semplicemente incollati. In generale vanno bene tutti i giocattoli morbidi, ben costruiti e privi di angoli taglienti e di decorazioni;
  • medicine per umani: non date mai alcuna medicina al vostro gatto senza il parere del veterinario;
  • oggetti taglienti: coltelli, forbici, lamette, spille da balia, spilli e simili vanno tenuti il più lontano possibile dai gatti (e dai cani e, ovviamente, dai bambini!);
  • piante: alcune sono velenose per i mici come la Stella di Natale, l’azalea e la dieffenbachia (che con la linfa può paralizzare la bocca del gatto). Piante da evitare sono (in ordine alfabetico): alloro (le bacche), ciliegio (i rami, le foglie e la corteccia), crisantemo, edera, filodendro, funghi, giunco e giunchiglia, iris (le foglie, le radici e le parti carnose), ligustro, liquirizia indiana (i semi rossi e neri), mughetto (le foglie, i fiori e le radici), narciso con tutte le sue varietà, oleandro, patata (i germogli, non il tubero che si cuoce) pisello odoroso (i semi e i baccelli), quercia (le ghiande, i germogli e le foglie), rabarbaro (le foglie), ranuncolo, seme di ricino, vischio (soprattutto le bacche). Per un elenco completo, comunque, rivolgetevi al vostro veterinario.