Perché il mio gatto miagola così spesso, cosa vuole comunicarmi?


Il gatto ha “imparato a miagolare” quando si è avvicinato alle comunità umane per mangiare il cibo che trovava come rifiuto o per cacciare i roditori che erano attratti dalle scorte di cereali. Miagolando il gatto ha visto che otteneva più attenzioni dagli esseri umani perché suscitava in loro un “istinto di cura” in quanto il miagolio assomiglia al pianto di un neonato. In natura ogni comportamento che è utile (cioè che fa ottenere qualcosa che migliora la condizione di vita) tende ad essere ripetuto. Ecco che se noi ogni volta che il gatto miagola gli diamo del cibo, il comportamento tende a ripetersi molto più frequentemente fino a diventare, a volte, un problema.

Ma il miagolio non è solo una richiesta di cibo soprattutto nei gatti che abitano con noi per i quali il fabbisogno calorico è sempre più che soddisfatto. Per il gatto miagolare è anche un modo per comunicare. Alcuni gatti infatti, proprio come le persone, tendono a essere più loquaci di altri e vogliono interagire con gli esseri umani. A volte basta rispondere al micio con un suono simile o con una parola detta usando un tono di voce tranquillo o, ancora, fargli fare qualcosa. I gatti, soprattutto quelli che non escono mai, si annoiano se l’ambiente che gli offriamo non è adeguato, perciò cercano di attirare la nostra attenzione proprio come farebbero con altri gatti.

Se il gatto miagola mentre noi non siamo nella stessa stanza forse ci sta semplicemente cercando o ci sta chiamando per invitarci a fare qualcosa con lui, ad osservare ad esempio fuori dalla finestra gli uccellini.

Se il gatto, o la gatta, non sono sterilizzati il miagolio può servire a segnalare ad altri gatti del vicinato la propria presenza e la propria disponibilità all’accoppiamento. Altre volte i gatti, se hanno la possibilità di uscire, possono miagolare per chiamarci quando ci portano una preda come fa la gatta con i gattini.

Infine se il gatto è molto anziano può miagolare perché si sente a disagio in quanto non riconosce più il luogo dove vive o non ha più i ritmi giusti di sonno/veglia proprio come accade nelle persone malate di Alzheimer.