Cannabis light è davvero terapeutica (e sicura) anche per cani e gatti?

Si parla tanto negli ultimi tempi di cannabis light, ossia la marijuana leggera che si può vendere legalmente anche nel nostro paese in quanto si tratta di un prodotto senza (o con dosi bassissime) di THC. Ma questo rimedio può essere utile ed è sicuro anche per cani e gatti? Un’azienda milanese non solo lo vende ma lo consegna a domicilio in 45 minuti.

Esiste uno studio condotto da un team di ricerca della Colorado State University che ha notato l’efficacia di un estratto di cannabis nel trattamento dei cani. Questo faceva ridurre addirittura dell’89% le crisi epilettiche degli animali. Anche sulla base di questa ricerca, una start up italiana, la JustMary.fun ha deciso di fornire un originale servizio ai proprietari di cani e gatti che vogliono sperimentare l’efficacia della cannabis light sui loro animali.

Si tratta in sostanza di un servizio di consegna a domicilio, attivo a Milano città e nell’hinterland, di due prodotti a base di Cbd oil, ossia olio di cannabis che in questo caso è di produzione svizzera e naturalmente senza Thc.

I prodotti, disponibili in soli 45 minuti nella fascia oraria 18-24, sarebbero consigliati nei casi in cui cani e gatti, trattati già con farmaci di tipo tradizionale, non rispondano bene alle cure e in particolare per il trattamento di patologie come:

  • artrosi
  • deficit cognitivi
  • malattie neurologiche
  • ansia da separazione
  • epilessia

Si tratta da una parte di medicinali dall’altra di integratori. I prodotti a base di cannabis light contengono infatti vitamina E, olio di pesce, proteine e fibre che aiutano gli animali ad essere più energici nel corso della giornata.

Il parere degli esperti

Ma i rimedi a base di cannabis sono davvero efficaci e sicuri per cani e gatti? L’Ansa ha chiesto il parere a Silvia Foroni, veterinaria di Melegnano che ha dichiarato:

La cannabis terapeutica non ha effetti collaterali per gli animali, non dà dipendenza e si usa per combattere l’epilessia o l’ansia da separazione. Non ho mai notato pregiudizi nelle persone, forse gli anziani sono ancora riluttanti a entrare in negozio a comprarla per il loro animale“.

Noi invece abbiamo chiesto ad Annalisa Barera, biologa esperta di nutrizione animale. Ecco cosa ci ha detto:

“Come il THC e altri composti della pianta cannabis, il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide dei mammiferi e ad oggi gli esatti effetti sul corpo e sul metabolismo sono oggetto di studi. La sfortunata verità è che gli scienziati non sanno ancora quanto il CBD sia un trattamento valido per i problemi medici del cane e del gatto, ma soprattutto non sanno qual è il range di dosaggio sicuro. Mentre in Italia si utilizza diffusamente , in America si spinge affinché si continuino gli studi per valutare l’effettiva possibilità di utilizzo sugli animali da compagnia ma soprattutto per capire i dosaggi. Infatti in alcuni studi preliminari, si è visto che comunque alle dosi minime un 10% dei cani mostra alcuni effetti collaterali come polifagia e sedazione. Inoltre secondo un report del Pet Poison Helpline, vi possono essere sintomi simili alla esposizione alla marijuana (che ricordo è tossica per i cani) come letargia, depressione, atassia e agitazione. Pertanto la scelta migliore è rivolgersi al proprio veterinario prima di somministrare il CBD al vostro pet e mai provare da soli”.