Gatti rossi, arancioni e crema: carattere e personalità

Secondo alcuni studiosi, al colore del pelo sarebbe correlato un determinato carattere del gatto. 

Gatto rosso: Rosso = pericolo?

Nel mondo animale il colore rosso spesso indica agli altri che il soggetto è pericoloso: funziona così anche tra i gatti? In un certo senso sì, visto che alcuni studiosi riconoscono ancora nei gatti rossi un temperamento tendenzialmente aggressivo, poco socievole e imprevedibile.

La selezione naturale del gatto rosso ovviamente ha determinato la sua sopravvivenza e la genetica ne ha valorizzato la combattività, permettendogli di essere più resistente degli altri. I gatti rossi somigliano ai leoni e alle tigri, per il loro carattere intrepido, come riconosciuto da molti esperti in materia, e hanno spesso particolari caratteristiche di vivacità e di spontaneità, abbinate a tanto coraggio.

Gatto rosso: carattere soggettivo

Nella gran parte dei casi però ai nostri amici gatti è rimasta solo l’eredità del colore e ben poco quella dell’indole. Infatti ogni gatto, al di là del suo temperamento ancestrale, sviluppa una propria personalità e caratteristiche che dipendono da fattori soggettivi, quali le condizioni alla nascita, la famiglia in cui viene accolto, e  le abitudini che sviluppa. E’ importante per questo conoscere molto bene il proprio animale, per capire se eventuali comportamenti aggressivi siano sintomo di un malessere o facciano parte della sua personalità.

Non a caso è nata da alcuni anni anche in Italia la figura dell’esperto in psicologia felina: si tratta nella maggioranza dei casi di un veterinario esperto del comportamento dei gatti e capace di applicare la terapia comportamentale per correggere determinati disturbi.

Da sempre il rosso è la tinta che simboleggia la vita, la passione, ed è un colore domina sugli altri.

Ecco che i gatti rossi fanno altrettanto con i loro simili, mostrando, soprattutto se maschi, energia e coraggio, potere e, fatemelo dire, anche un certo egocentrismo. Come dire: “dove voglio passare, io passo, se ci sei tu ti levi”. Questo vale quando i gatti rossi si siedono, quando i gatti rossi si alzano, quando vogliono uscire ed entrare da porte e finestre e ti sei appena seduto dopo averle chiuse. E quando ci sono -5 gradi, solitamente i gatti rossi temporeggiano sulla soglia, perché “io domino”.

Se la legge della giungla vale sempre, nel mondo dei gatti rossi vale di più: tra loro c’è quella della sopravvivenza e il felino fulvo si può ben dire che ha dimostrato di essere più resistente. Consapevole del suo potere, è diventato più aggressivo e prepotente. Eppure è adorabile nel suo ancheggiare per la casa con quel fare da piccolo sovrano. I gatti rossi, furbetti, sanno bene che, anche se sovrani, è necessario farsi amare dalla “plebe”, quindi eccoli ammiccare e strusciarsi, e farti sentire “unico”: “voglio stare sulle tu gambe, e solo sulle tue stasera”, e noi dovremmo sentirci chiaramente onorati.