Halloween: i gatti neri sono davvero in pericolo? Attenzione ai facili allarmismi

Dolcetto o scherzetto? Né l’uno né l’altro a Halloween per i gatti neri, solo tanti pericoli che mettono a repentaglio la loro sicurezza. Sarebbero almeno 30.000 i gatti neri ‘sacrificati’ ogni anno in Italia. Gli articoli che riguardano questo argomento nascono come funghi quando ci si avvicina a questa ricorrenza. Ahimè, l’abbiamo fatto anche noi…

È così scopro che ci sono persone che si stanno “dando da fare per organizzare le ronde affinché la festa di Halloween sia solo una festa e non un pericolo per i gatti neri”, mentre su Facebook continuano a rimbalzarmi sotto gli occhi post in cui si invitano le associazioni a non dare in adozioni i felini dal manto corvino in questo periodo, proprio come accade già in America, mentre si consiglia alle persone di chiudere il proprio micio in casa e tenerlo sotto controllo.

Il gatto nero suo malgrado, purtroppo è vittima di stupide superstizioni ancora oggi. Superstizioni fortemente radicate in un’ampia fascia della popolazione italiana che ne fa sinonimo di malasorte. Fin dal Medioevo la sua sinuosa immagine è legata strettamente a quella delle streghe, con il risultato, cosa ben nota, di essere messi al rogo insieme alle persone ritenute tali. Ma non è questo il punto. La vera domanda, alla luce degli allarmi che rimbalzano sulle pagine dei giornali e sui social network, è: può una festa importata dall’America, per ragioni più che altro consumistiche, trasformarsi in una minaccia tangibile per i gatti neri?

La domanda è: Ma veramente i fantastici mici dal manto scuro che popolano le nostre case sono davvero in pericolo?

La sezione dell’Enpa già due anni fa spiegava: “si avvicina Halloween e temiamo di udire notizie di riti satanici o di giochi agghiaccianti le cui vittime sono i gatti neri. Per i proprietari di mici neri c’è da stare sicuramente in allerta in questi giorni. Ma nello stesso tempo non bisogna lasciarsi convincere che ci sia in atto un vero e proprio massacro di gatti neri, dando retta a chi diffonde comunicati stampa di natura catastrofica allo scopo di farsi pubblicità, né a chi pubblica tali notizie senza le dovute verifiche. Ma furono loro stessi a dare l’allarme con questo articolo 👉 Arriva Halloween, attenti ai gatti neri! 

 come la foto qui sotto di AIDA ( Associazione Italiana Difesa Animali )

Insomma, se è vero che i retaggi di arretrate scaramanzie, che spesso hanno tristi conseguenze sui gatti neri, siano giunti fino a noi, sarebbe bene tenere sempre presente che gli attuali mezzi di comunicazione di massa di cui disponiamo amplificano messaggi vecchi di mille anni. Un ulteriore esempio, quindi, di pessimo giornalismo all’italiana, in cui è più facile riportare comunicati probabilmente senza fondamento, inviati da chi vuol fare sensazionalismo circostanziale piuttosto che verificare davvero le notizie.

Perché, purtroppo, anche ai giorni nostri, ci sono ancora persone facilmente impressionabili, pronte ad abbandonare i gatti neri o addirittura a sottoporli a tortura solo per superstizione. E gli annunci eccessivi che prefigurano massacri e rapimenti di massa ai danni di gatti neri, di cui ad oggi non ci sono prove, possono essere un rischio grandissimo. Meglio combatterli adottando, tutelando e amando quell’animale stupendo e magico che è il gatto nero.

Un mio parere personale? Si ok, non dobbiamo creare allarmismi che potrebbero anche dare spunto a sette fai da te per emulare la storia dei riti satanici e fin qui il discorso non fa una piega, ma… dopo tutta la crudeltà che vedo e leggo sui social io comunque i miei li tengo a casa. Che sia vera o falsa queste notizie io non rischio!