1) Un atteggiamento da evitare assolutamente quando ci si relaziona con il gatto è parlare a voce molto alta. Oltre che dannoso per l’udito del gatto, è inopportuno urlare un «no» per insegnargli che non deve fare una certa cosa. Il gatto può comprendere un certo numero (limitato) di parole, ma non serve a nulla alzare la voce, anzi questo atteggiamento contribuisce a frustrarlo ulteriormente facendogli ripetere il comportamento errato.
2) Una condotta frequente è cercare di ottenere dal gatto quello che si ha dal cane: aspettarsi che obbedisca o che risponda ai nostri richiami. Il gatto ha un comportamento completamente diverso da quello del cane, che dà un amore incondizionato: offre affetto e rispetto, ma lo pretende anche dal padrone. Quindi, è fondamentale non forzare l’animale in alcun modo, ma seguire le sue naturali inclinazioni.
3) Un’attenzione particolare va data all’alimentazione. Si tende a evitare di dare alimenti umidi al gatto perché tendono a causare odori in casa. L’organismo del gatto tuttavia, essendosi evoluto nel deserto, è strutturato in maniera tale da ottenere i liquidi dalle prede. Il gatto era abituato a non poter bere acqua per diverso tempo, per questo il suo corpo tendeva a trarre i liquidi necessari dal cibo. L’ideale sarebbe quindi riprodurre il più possibile il tipo di alimentazione ancestrale con la quale il gatto si è evoluto fino ai giorni nostri. Seguendo questo accorgimento è possibile limitare o addirittura eliminare i disturbi urinari a cui il felino è spesso soggetto. Meglio fornire una parte di alimenti umidi, facendo sempre attenzione alle quantità di cibo che gli vengono date, e seguendo sempre i consigli del veterinario di fiducia.
4) Un altro errore frequente è quello di lasciare la ciotola d’acqua per far abbeverare il gatto. I felini per istinto non amano bere acqua ristagnante per questo in commercio esistono fontanelle apposite che effettuano automaticamente il filtraggio e ricircolo dell’acqua creando attraverso il movimento continuo, l’illusione di acqua corrente.
5) Contro qualsiasi luogo comune non è necessario spazzolare troppo il gatto. Essendo molto indipendente è lui che si occupa della propria pulizia. E non offendiamoci se dopo che l’abbiamo accarezzato, lo vediamo leccarsi: lo fa solo perché vuole eliminare l’odore dell’uomo che copre il suo.
6) Uno dei comportamenti errati più comuni è la tendenza a pulire raramente la lettiera (specialmente nel caso di quelle assorbenti non agglomeranti). Anche se noi non sentiamo gli odori sgradevoli, il gatto è in grado di percepirli, e sono spesso causa di alcuni spiacevoli comportamenti quale ad esempio urinare nella vasca o nel lavabo. E ricordate che l’uso di deodoranti da ambiente tradizionali non aiuta, perché l’olfatto dell’animale è in grado di andare oltre.
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