I gatti preferiscono essere serviti piuttosto che lavorare per ottenere il cibo

A differenza di altri animali domestici, i gatti preferiscono ricevere pasti gratuiti piuttosto che lavorare per procurarsi il cibo. Chiamali scemi. A fornire un’ulteriore prova scientifica della furbizia felina è uno studio della Uc Davis School of  Veterinary Medicine della California, la più grande scuola veterinaria degli Stati Uniti. I ricercatori comportamentalisti hanno servito a 17 mici una ciotola di cibo e un “puzzle” che sapevano contenere lo stesso delizioso spuntino. Beh, se ci fosse da chiederselo, la maggioranza ha preferito degustare il pasto già per servito.

Perchè dovrei aprire una scatola di biscotti, se ho gli stessi biscotti già pronti sul piatto? Questo devono aver pensato per quel millesimo di secondo che ci hanno messo a decidere verso quale vassoio andare.

Direte voi ma che esperimento è ?  Il fatto è che con ad altri animali è stato proposto lo stesso esperimento  ed è stato scoperto che  si divertono di più a procurarsi il cibo, un atto noto come contrafreeloading.

Il termine è stato coniato nel 1963 dallo psicologo veterinario Glen Jensen: nello studio originale, a 200 ratti è stata data la possibilità di scegliere tra cibo in una ciotola e un distributore di cibo a pedale. E la maggioranza ha scelto “faticare” per avere una ricompensa. Altri studi simili sono stati fatti con decine di altre specie animali, primati inclusi. Ma l’unico animale che sinora non ha mostrato un comportamento simile è stato il gatto domestico, che preferisce sempre e comunque essere servito.

«C’è un intero corpo di ricerche che mostra che la maggior parte delle specie tra cui uccelli, roditori, lupi, scimmie e persino giraffe preferiscono lavorare per il loro cibo» spiega il professor Mikel Delgado. «Ciò che sorprende è che tra tutte queste specie, i gatti sembrano essere gli unici a non mostrare una forte tendenza al contrafreeload. Non è che i gatti non abbiano mai risolto il puzzle del cibo per ottenerlo, ma tutti hanno trascorso più tempo davanti al vassoio già pronto e fatto più scelte iniziali “semplici”», conclude.

Fonte LaZampa