Il gatto e la volpe, l’amicizia da fiaba durante la quarantena per il coronavirus

Quando scende il buio della sera va in scena un’amicizia speciale, quella che lega un gatto e una volpe. Un rapporto nato durante la quarantena che ha “chiuso” in casa l’Italia per contenere l’epidemia a coronavirus. Tutte le sere arriva Lula, una volpe che, come molti animali selvatici si è riapproppriata degli spazi delle città vuote. Arriva e si presenta alla porta vetrata dove abita Kimba, una gatta di circa un anno. I due si osservano cautamente e poi, superato l’imbarazzo iniziale, lo sguardo diventa contatto di zampe mediato dal vetro della che dà sul giardino.

Una favola moderna ai tempi del Covid19. Sulle colline di Vico Equense, in costiera sorrentina e proprio nel cuore del Parco Regionale dei Monti Lattari, non poteva passare inosservata questa magica amicizia di una volpe con il gatto Kimba della famiglia Sergio De Martino e la sua moglie Laura, “ambientalisti e animalisti” come amano definirsi. «Lula è venuta a trovarci la prima volta un anno fa –  racconta Sergio all’Ansa – . Da allora è tornata spesso. In questi giorni di quarantena tutti le sere, viene anche due volte al giorno. C’è meno gente in giro, e la natura si sta riappropriando dei suoi spazi. Con noi ha acquisito un po’ di confidenza, ma sempre a distanza, con il gatto invece gioca e a volta mangia insieme».

«È un atteggiamento insolito ma non nuovo. Sempre più spesso – spiega Raffaele Di Palma, un giornalista ambientale originario della zona che ha segnalato la vicenda all’Ansa – . La volpe si avvicina all’uomo in cerca di cibo. Bisogna fare attenzione, perché potrebbe abbassare la guardia e correre dei rischi. Lula è stata ferita nei mesi scorsi, probabilmente da una trappola di bracconieri, purtroppo presenti in zona. Fortuna che ha trovato persone come Sergio e Laura che sono riuscite a curarla. Quindi, cautela, non dare cibo alle volpi, ma di fronte a una storia di amicizia cosi bella, in questi tempi difficili, una favola come questa può fare solo bene».

Fonte: LaStampa/Lazampa