Il gatto e l’invisibile…

Gran parte delle qualità del gatto dipendono dai sensi.un udito sopraffino,un olfatto prodigioso,una vista che funziona anche al buio sono strumenti talmente sofisticati da permettere al gatto di vedere una realtà molto più ampia di quella che e’ alla nostra portata.in certi momenti il gatto sembra che stia fissando qualcosa che solo lui può vedere,come se la sua vista potesse squarciare il velo dell’invisibile.per questa ragione in passato il gatto era considerato un essere soprannaturale,c’era chi lo venerava come un Dio,chi invece lo riteneva diabolico e infernale,come accadeva nel Medioevo.ma non tutti nel medioevo odiavano i gatti.i nostri amici a quattro zampe erano anzi di casa nei monasteri,dove facevano compagnia ai monaci amanuensi e si guadagnavano l’alloggio uccidendo molti topi in circolazione.facile quindi capire perché,durante le epidemie di peste i felini fossero visti come una vera e propria benedizione.il gatto e’ ritenuto un animale empatico per le sue capacità sensitive,tra cui quella di captare le energie negative dell’ambiente e catalizzarle di per se.per questo motivo viene considerato terapeutico per l’uomo.ci avete mai fatto caso?quando siete a letto ammalati,il gatto cerca di coricarsi sul vostro petto,sul vostro plesso solare,che le filosofie orientali considerano il centro energetico umano.e i monaci zen ritengono che il gatto sia in grado di mostrare la via per l’illuminazione.
Anni fa la rivista statunitense Prediction parlo’ di uno strano gatto chiamato Fingal,che aveva un senso di compassione sviluppato verso gli altri animali.quando la tartaruga cadeva sul dorso e non riusciva più a raddrizzarsi,Fingal correva a chiamare qualche membro della famiglia perché la aiutasse.se uno dei conigli si ammalava,Fingal correva a chiamare qualche membro della famiglia perché la aiutasse.se uno dei conigli si ammalava,Fingal restava accanto alla alla sua gabbia finche’ la crisi non passava.

fonte : www.mitiemisteri.it