La cistite nel gatto: i consigli dell’Ambulatorio Veterinario Molino di Condove

fonte: www.lagendanews.com

CONDOVE – Parliamo di cistite nel gatto, in particolare di cistite idiopatica felina, con il dottor Alberto Molino, titolare dell’omonimo Ambulatorio Veterinario di Condove. Ci dice: “Spesso i proprietari ci portano il loro gatti, maschi ma anche femmine, dicendo che il loro animale ha la cistite. È un problema molto frequente, in realtà la cistite come la intendiamo noi, per cui poi una persona deve prendere degli antibiotici perché è un’infezione, nel gatto non è così frequente, infatti l’uso dell’antibiotico è sconsigliato senza il riscontro di appositi esami come le urinoculture. Di norma questa cistite si dimostra con dei sintomi che sono la stranguria, ovvero il gatto va più volte nella lettiera, cerca di urinare e non riesce, a volte urina in posti inopportuni o insoliti e si possono trovare tracce di urina mista a sangue, ha fastidio, si lamenta. Questo può accadere sia nella femmina, sia nel maschio, ma in quest’ultimo è più preoccupante perché la sua conformazione anatomica può far sì che ci sia un blocco o un’ostruzione uretrale che può essere data da uno spasmo violento dell’uretra, da cristalli che sono presenti nella vescica o anche dei tappi di cellule e di vari aggregati. Questi processi possono scatenarsi a livello della mucosa vescicale e se una volta si dava solo la responsabilità alla presenza di microcalcoli che facevano da tappo, questo sembra adesso non essere più rilevante“.

NEL GATTO LA CISTITE DA STRESS

Spesso a determinare il problema della cistite idiopatica felina è lo stress. Quando si parla a un proprietario di stress del proprio gatto, spesso rimane stupito pensando che il proprio animale sia sereno. Lo stress non deve essere inteso come quello delle persone, per i gatti infatti ci possono essere dei piccoli fattori che noi non percepiamo. Ad esempio quando si hanno più gatti in casa e si pensa che giochino e si rincorrano, in realtà queste possono essere manifestazioni di disagio e di territorio. Oppure un gatto che vuole uscire e viene trattenuto in casa, oppure la lettiera messa in posti della casa dove c’è via vai di persone e rumori, o ancora la presenza di un nuovo ospite o di un bambino, cambiamenti nella routine. Insomma c’è tutta una serie di fattori che determinato lo stress e l’innescarsi di un mix di problemi non facili da risolvere e capire. Nel gatto maschio il veterinario deve accertarsi innanzitutto che non vi siano ostruzioni, perché può essere molto pericoloso e nel giro di alcune ore i valori della creatinina renale possono salire fino a mettere in pericolo la vita dell’animale. Bisogna dunque disostruire l’animale e usare dei farmaci immediatamente, avvisando e istruendo il proprietario su probabili recidive in modo che le volte successive avvisi subito il veterinario per partire immediatamente con la terapia

I SERVIZI DELL’AMBULATORIO VETERINARIO MOLINO

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