L'unico pericolo sociale è l'ignoranza. (Victor Hugo)

 

CHIETI: MAMME ALLARMISTE FANNO CACCIARE UN GATTO DALL’ASILO.

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Ogni mamma tende ad essere protettiva si sa, ma quello che è successo a Chieti assomiglia di più ad una follia collettiva. Perché, come racconta Quotidiano.net, le mamme di cui vi racconteremo “hanno tramutato un micetto in un mostro tentacolare fino a chiederne, e pretenderne, l’allontanamento dalle zone di pertinenza dei bambini quasi fosse una fiera liberata o un appestato di manzoniana memoria”.

E’ successo a Francavilla, in provincia di Chieti, dove il piccolo micio chiamato Byron, giovane gatto tigrato grigio chiaro di circa un anno, viveva tranquillo all’interno del giardino di un asilo nido.
Un micio affettuoso con tutti, si strusciava appena qualcuno gli regalava una coccola.
Le cuoche dell’asilo cercavano di prendersi cura di lui dandogli da mangiare gli avanzi, sempre attente però a non essere notate da alcune delle mamme, che avevano notato il gatto e avevano iniziato ad agitarsi.
Fino a che, verso metà luglio, le cose sono precipitate.
Byron stava schiacciando un sonnellino nel prato quando uno dei bimbi dell’asilo, si è avvicinato e gli ha tirato la coda.
Byron ha reagito procurandogli un semplice graffietto, ma come scrive la redazione di Quotidiano.net, “è come se fosse scattato l’allarme nucleare a Francavilla”.
Pattuglie di mamme hanno deciso di mobilitarsi, la cosa è arrivata alla dirigenza dell’istituto e sono stati mobilitati i bidelli affinché catturassero la pericolosa belva.
Byron è riuscito a sfuggire.
Ma le mamme non si sono fermate: hanno chiesto e ottenuto dal Comune che il pericolo che Byron fosse catturato e allontanato da quella che era la sua casa, ossia il giardino dell’asilo nido.
E’ stata coinvolta un’associazione animalista di zona che è dovuta intervenire per recuperare Byron.
La cattura è avvenuta senza bisogno di alcuna violenza, anzi Byron si è fatto subito accarezzare dimostrando di essere ben lontano dall’animale “aggressivo e pericoloso” per il quale il Comune era stato chiamato a intervenire. Addirittura si era parlato di un “rischio per l’incolumità dei bambini”.
Dopo il prelievo e una tappa dal veterinario della Asl per la sterilizzazione, Byron è finito in degenza in un gabbione all’interno del canile, visto che non si è trovato altro posto.
Presto sarà trasferito in una colonia felina dove il povero Byron dovrà ambientarsi per forza, visto che non gli sono state concesse alternative.