Ma cos’è la Gattoterapia?

Ma cos’è la Gattoterapia?

I gatti sono animali molto particolari, si dice che Dio abbia creato il gatto per dare all’uomo il piacere di accarezzare la tigre, e difatti la sensazione che si ha quando si accarezzano questi animali è proprio quella di cauta riverenza, indipendenti ma coccoloni, burberi e indifferenti ma altrettanto dolci e affascinanti. Un vero enigma il gatto con il suo comportamento spesso definito a “due facce”, spesso incompreso perché molto simile al comportamento umano e completamente differente da quello di altri animali.

Prendiamo il cane per esempio, fedele e attaccato al suo compagno umano sembra quasi suo “schiavo” (per usare un termine forte) mentre un gatto anche se accoccolato sulle ginocchia del suo “umano” non sembrerà mai esserne posseduto, anzi spesso si usa dire che sia il gatto a comandare in casa, a scegliere il proprio compagno, mai padrone.

Ma è proprio questa somiglianza alle caratteristiche umane, mescolata alle caratteristiche feline a far si che il gatto sia un ottimo toccasana per la salute emotiva.

La Gattoterapia è impiegata da diversi anni con i bambini autistici o che hanno problemi di autostima, pare che i bambini a contatto con i gatti abbiano notevoli miglioramenti motori ed emotivi, alcuni bambini autistici per esempio riescono ad interagire con l’animale mentre sembrano assolutamente indifferenti alla presenza di genitori o amici.

Si può quindi affermare che la Gattoterapia sia un ottimo rimedio contro l’ansia, lo stress e la depressione, ma non solo alcuni affermano anche che chi possiede un gatto abbia una salute fisica migliore di chi non li possiede, infatti diversi studi dimostrano che chi soffre di cardiopatia mostra buoni segni di miglioramento vivendo con un gatto questo perché le fusa prodotte dal gatto (ad una frequenza di 20-140 HZ) quando gli si fanno le coccole è un potente anti-stress capace di abbassare la pressione arteriosa (uno studio eseguito in 10 anni dall’Università del Minnesota ha svelato come i proprietari dei gatti riducano del 40% il rischio di subire una patologia cardiaca).

Anche i malati di Alzheimer hanno benefici nel contatto coi gatti, infatti le fusa e il loro morbido manto tendono ad evocare ricordi piacevoli alla mente di queste persone.

Volete sapere come praticare la Gattoterapia? E’ semplice, adottate un gatto o visitate un amico che ne ha uno, oppure frequentate posti dove i gatti non mancano, canili o gattili (ma di solito sono in gabbia, e non è piacevole) o anche colonie feline, sedetevi accanto ad uno di loro, osservatelo, accarezzatelo, godetene le fusa, giocate insieme, mostrate rispetto socchiudendo gli occhi mentre vi guardate a vicenda, assaporate ogni suo movimento fluido e rilassato, ma anche quelli più energici e scattassi tipici dei felini…

Vi sentirete subito meglio, imparate a vivere come loro, osservate, sbadigliate e tornate a pisolare, giocate fino a sfinirvi, ignorate le cose non importanti, snobbate i fastidi e crogiolatevi al calduccio!!

FONTE: www.eticamente.net

Articolo scritto da Valeria Bonora – valeria2174.wix.com