Roma, il Municipio piange la morte della gatta “istituzionale”: «Ciao Principessa Arvalia»

 

La gatta Principessa Arvalia era comparsa nella sede del Municipio XI di Roma nel 2013, e non se n’è più andata:

la sua morte ha colpito duramente assessori e consiglieri, personale degli uffici e residenti.

Era stata accolta dall’intero Municipio, prima come ospite, poi come amica. E quando è morta, a causa di una malattia, è l’intero Municipio a piangerla, ricordando i lunghi anni trascorsi insieme.

La storia di Principessa Arvalia, così era stata ribattezzata la gatta bianca e nera diventata inquilina a tutti gli effetti della sede del Municipio XI di Roma, inizia nel 2013. Giovanissima, era comparsa un giorno a Villa Bonelli in zona Corviale, sede del Municipio, e aveva deciso di restare: «Nata chissà dove, venuta da chissà dove, tra quelle mura ha trovato un nome, una casa, del cibo, cura, affetto e attenzioni», ricorda Giulia Fainella, assessora alle Politiche Sociali del Municipio XI.

Sin dal primo momento Principessa Arvalia era stata infatti accolta e adottata dal personale degli uffici, da assessori e consiglieri, dai vigili urbani e anche dai cittadini della zona. Libera di spostarsi a suo piacimento, accudita e monitorata, non era inusuale vederla aggirarsi per l’aula del consiglio e i corridoi del Municipio, indisturbata ma mai inopportuna. Il vice presidente Marco Palma, che aveva per lei uno speciale attaccamento, si era assicurato che avesse un riparo all’esterno e una residente aveva realizzato una casetta installata in un angolo del cortile, cui era stata applicata anche una corona, a simboleggiare la “nobiltà” di Principessa. Cui non mancavano mai cibo, acqua e coccole. E quando si è ammalata tutto il Municipio si è mobilitato per assicurarle le cure necessarie. Le condizioni della gatta si sono però aggravate qualche mese fa, e quella massa preoccupante riscontrata dal veterinario durante le analisi si è rivelata fatale.

Il ricordo commosso di assessori e consiglieri

«Oggi Principessa Arvalia non c’è più, e non riesco a non pensare ad Alfredo Toppi che durante una commissione Politiche Sociali insieme a me e Marco le diede il nome – ricorda ancora Fainella – alla caccia di Principessa durante i consigli, a lei che se fuori pioveva veniva a ripararsi in sala consiglio, a lei che miagola nel mezzo delle urla tra maggioranza e opposizione. Una gatta istituzionale».

Anche Marco Palma ha voluto salutarla postando una serie di foto che la ritraggono in Municipio: «Principessa non c’è più – ha annunciato commosso il 7 gennaio – il suo ricordo vivrà sempre in ognuno di noi, che l’abbiamo amata. Grazie a tutti voi per aver condiviso questo difficile percorso».