Torino, il mistero dell’uomo che porta a spasso il gatto sulle spalle

Foto del “La Stampa”

TORINO. Un signore distinto, sulla sessantina, sta attirando l’attenzione dei residenti di Cit Turin perché esce a fare il giro dell’isolato portando il gatto sulle spalle. Senza guinzaglio. Siccome in zona nessuno lo aveva mai notato con il felino a spasso, è presumibile pensare che l’uomo, non avendo un cane da portare giù per fare quattro passi, abbia trovato la soluzione ideale (per lui) per spezzare la monotonia della quarantena da coronavirus.

La prima volta l’uomo con il gatto è stato avvistato di giorno, in via Drovetti, da una ragazza che stava alla finestra. Incredula, la fanciulla ha subito fatto “clic”, condividendo l’immagine via What’s App con amici e familiari.

«Questa sera – racconta Michela Do, la mamma di uno dei ragazzi a cui la giovane dà ripetizioni – stavo tornando a casa in auto, dal supermercato e in corso Francia ho visto anche io quell’uomo».

«Sono rimasta così basita – esclama Michela, che con il cellulare ha immortalato la scena in corso Francia – che non sono riuscita a fare una foto di volto. Quando ho visto di spalle un micio grande e chiaro, ho pensato subito: è lui. Mi sono avvicinata per verificare che non fosse finto: non lo è, è verissimo».

«Ed è anche un gatto bravissimo, perché sta in equilibrio senza corde né lacci», prosegue la residente, che conclude: «Il proprietario è un distinto e tranquillo signore sulla sessantina, che cammina con compostezza. Sembra un personaggio assolutamente normale».

E in effetti il signor Pierpaolo ci è finito, dopo che alcuni residenti del quartiere lo hanno immortalato passeggiare da solo lungo corso Francia. In tempi in cui è consentito uscire solo per andare a fare la spesa o per portare fuori il cane, vedere il fatto di vedere un uomo con il gatto ha suscitato attenzioni, risate e battute. E un po’ di sana invidia, perché molti proprietari di gatti vorrebbero in questo periodo un felino che si faccia portare giù, anche solo per cinque minuti. «L’ho abituato – precisa Dogliotti – ad uscire fin da piccolo e quando lo porto ai giardini del grattacielo gli metto anche il guinzaglio. A forza di farlo uscire, ora Toby miagola in casa molte forte finché non si fa portare giù».

 

Fonte: La Stampa