Una storia dedicata ai gatti neri, meravigliose e suggestive pantere

Una storia dedicata ai gatti neri,
meravigliose e suggestive pantere

È realtà tristemente nota che i gatti neri si trascinino dietro, in una scia che nasce dalle superstizioni originatesi nel Medioevo, una fama un poco sinistra e che scoraggia alcuni dal sceglierli per la loro casa. Questo nonostante le numerose campagne animaliste e testimonianze a loro favore, in cui si cerca sempre più di scacciare via quelle ombre. Tra i sostenitori dei gatti neri rientra la signora Bernadette, scrittrice presso il sito web TheCreativeCat.com. Proprio lei è autrice di una storia dedicata ai gatti neri, nata proprio dalla sua personale convivenza con questi felini. La storia in questione è dedicata a quelli che Bernadette definisce “i fantastici 4”, ovvero i quattro gatti neri che il signor Giuseppe ha ospitato nella loro dimora. Mimi, la più grande, ha fatto da madre ai tre piccini. Con loro viveva anche Peaches, una tricolore adottata a 15 anni di età.

I Fantastici 4. Fonte: thecreativecat.net

I primi narratori sono i tre piccini di casa, ovviamente. Esprimendo il loro sdegno per essere considerati da alcuni “gatti di serie b”, fanno notare che… “Giuseppe vi ricorda che la sua deliziosa fidanzata, Mlle Daisy Marguerite, è scura di pelle, ma questo non gli impedisce di adorarla con vera devozione.”

Nell’articolo, la parola è poi lasciata alla saggia Mimi.

Mimi. Fonte: thecreativecat.net

La nostra mamma gatta tesse le lodi dei suoi inquilini felini, definendoli “i più belli e i più meravigliosi gatti neri che esistano su questa terra”, ma non dimentica, mostrando vero cuore, i tanti felini dal pelo corvini che non sono stati altrettanto fortunati, o la cui sorte è ignota e, considerate le statistiche di adozione, probabilmente poco felice.

Purtroppo non sono solo i gatti neri a essere discriminati, e Mimi lo sa benissimo.

“I gatti che sembrano, per qualche ragione, difficilmente adottabili non sono, in realtà, diversi da tutti gli altri. Non c’è niente di cui aver paura nel trovarsi di fronte a un gatto in età avanzata, cieco, malato… o nero.
Siamo tutti uguali sotto il pelo, tutti quanti capaci di regalare amore e devozione: ricordatelo sempre”

Fonte: www.gcomegatto.it