Gatto greco salvato da una turista trova casa dall’altra parte del mondo

Quando ha prenotato le vacanze estive in Grecia, Anastasia Kordomenos, dal Michigan, non avrebbe mai pensato di tornarsene negli States con un nuovo componente della famiglia. E invece, mentre si trovava sulla spiaggia di Xiropigado con il suo compagno e il loro chihuahua Kobe, si è trovata davanti ai piedi una gattina piccolissima alla ricerca di aiuto. «Era estremamente malnutrita e non poteva nemmeno aprire gli occhi perché erano gonfi e incrostati». E ha continuato a miagolare con tutte le sue forze sino a quando Anastasia non l’ha presa fra le sue braccia. La piccola aveva evidente bisogno di aiuto. E Anastasia si è messa subito alla ricerca del veterinario più vicino. Il medico le ha pulito gli occhietti e prescritto i farmaci, gli unguenti e il cibo speciale di cui aveva bisogno. E la gattina impaurita, praticamente cieca, è stata «per tutto il tempo aggrappata al mio collo».  Inutile dire che fra le due è stato subito amore: Anastasia ha chiamato la gattina Moira e ha subito capito che non l’avrebbe mai potuta lasciare lì in Grecia. «Era così piccola e spaventata, ed è stata una sensazione incredibile poterle darle protezione e sicurezza». 

«Abbiamo dovuto procurarle il passaporto, farle fare le vaccinazioni, seguire la burocrazia…», ma niente l’ha spaventata. E per volare verso il suo nuovo splendido futuro «ha condiviso la gabbietta con il nostro chihuahua… era così piccola».  Giorno dopo giorno, gli occhi di Moira sono migliorati. E con la vista è iniziata ad uscire fuori anche la sua personalità. Senza lasciarsi intimorire dalla sua micro stazza, la gatta ha trovato in Kobe un perfetto compagno di giochi: lo tratta proprio come un grande orsacchiotto, su cui ama fare la pasta e addormentarsi. E da quando è tornata dalle vacanze, Moira ha fatto una trasformazione notevole. È ancora la più piccola della casa, ma sicuramente la più energica: «Ama correre e arrampicarsi ovunque, è molto esuberante! Non pensavo che ce l’avremmo fatta a portarla a casa con noi», ma tutto è andato per il meglio e ora non dovrà «mai più affrontare le difficoltà che ha incontrato nelle prime settimane di vita».