Non è casa senza un gatto


gatti-anallergiciI motivi per decidere di non prendere un gatto? Tantissimi! Li conosco tutti. Li posso contare ogni giorno; da quando mi sveglio la mattina con il rischio di mettere un piede in una delle loro pozzanghere di vomito a quando la sera mi passano correndo in mezzo alle gambe mentre cammino al buio.

Eppure non riesco ad immaginare casa nostra senza un gatto. O meglio la immagino: il divano non avrebbe tutti i fili tirati e non si sarebbero gomitoli di pelo che svolazzano per casa… ma tutto sarebbe anche molto più noioso. Perché? Per una serie di motivi.

Un gatto non fa nulla per caso. Un gatto, ad esempio, sceglie con cura il posto in cui vomitare e lo fa con discrezione, possibilmente nel mezzo del copriletto appena cambiato. D’altra parte non ci possiamo lamentare: potrebbe sempre scegliere il cuscino!
Un gatto è innocente fino a prova contraria. Ti può capitare di sentire tutta la tua cristalleria che vola per terra (scherzo! Io non ho cristalleria), ma quando vai a controllare cosa è successo trovi il tuo gatto profondamente addormentato in un’altra stanza. Sai che è stato lui perché siete soli in casa e in quel momento ti ritrovi a pensare solo ad una cosa: “dovessi mai commettere un crimine, voglio che a farmi da avvocato ci sia lui!”
slide_262510_1743471_freeUn gatto ti ricorda che non sei solo. Possibilmente la notte. Al buio. Quando miagola in qualche angolo della casa finché non lo chiami e allora corre sul letto (e qui vi rimando al punto 6).
Un gatto odia gli sprechi. E’ per questo che corre a salvare le povere bistecche abbandonate a scongelare sul ripiano più nascosto della cucina: ha paura che siano state abbandonate!
Un gatto ti ricorda che la mattina ha l’oro in bocca! E la mattina di un gatto inizia alle 4.00 quando non avrà pace finché non gli riempi la ciotola con un po’ di carne fresca. Carne che poi lascerà a decantare perché dai, chi mai mangia carne alle 4.00 di mattina?
Un gatto durante la notte si espande. Un mistero, durante la giornata il gatto si raggomitola in una pallina di 20 centimetri di diametro, si infila in scatole minuscole, o dentro angoli nascosti della casa. Poi quando arriva il momento di andare a dormire il gatto arriva, si piazza sul letto accanto a te e si allarga fino a coprirne il 90% della superficie.

Woman cooking pizza at home. Filling dough with ingredients, while cat relaxing on window

Un gatto ti ipnotizza. E’ una delle imprescindibili regole non scritte: non si scomoda il gatto. Se un gatto ti dorme addosso tu non ti puoi muovere, non puoi sgranchirti, non puoi neanche respirare se questo arreca disturbo al felino addormentato.
Tu non adotti un gatto. Un gatto ti onora della sua presenza e ti addomestica. Una volta ho letto una domanda su un social “come insegno al mio gatto a non salire sulla tavola mentre mangiamo?” Ho riso per 10 minuti.
Un gatto ti entra nel cuore. Non importa quanto sia burbero, scostante, solitario o brontolone. Se vivete insieme ti ritroverai ad amarlo profondamente e quando se ne andrà ti lascerà un vuoto immenso. Per un periodo potrai anche ritrovarti a pensare “mai più” ma poi capitolerai perché, quando impari ad amarli, vivere senza un gatto in casa e come vivere senza l’aria che si respira.