‘Catastrofici’ per la fauna. L’Australia torna in guerra contro i felini predatori

fonte: www.agi.it

In campo tiratori scelti, trappole intelligenti e spray automatici velenosi
per eliminare i gatti che minacciano i marsupiali. Ecologisti divisi sull’ “omicidio di massa” in atto

AFP – Gatto selvatico australiano

AGI – Non è la prima volta che l’Australia dichiara guerra ai gatti selvatici, una “specie invasiva”, non autoctona, ritenuta responsabile della graduale estinzione della fauna indigena. Secondo studiosi e rappresentanti governativi, il tributo che i felini – giunti nel Continente con i coloni, alla fine del XVIII secolo – stanno imponendo ai mammiferi a lenta riproduzione, in particolare ai marsupiali, “è diventato enorme”. È niente meno che il New York Times a portare all’attenzione internazionale il problema dei gatti in Australia, dove oramai è caccia aperta al felino nonostante le perplessità avanzate da alcuni ecologisti a oltranza.

“I gatti sono semplicemente catastrofici”, ha riferito alla testata John Read, ecologo dell’Università di Adelaide, cofondatore nel 1997 di Arid Recovery, la più grande riserva naturale del Paese per la protezione delle specie autoctone minacciate.
Da quando i coloni europei, e i loro gatti, iniziarono ad arrivare in Australia, stando ai dati, almeno 34 specie di mammiferi autoctoni si sono estinte. Questo, secondo gli ecologisti della Charles Darwin University è il peggior tasso di estinzione dei
mammiferi mai registrato nel mondo moderno
. In buona sostanza, a causa dei gatti (e delle volpi), la fauna australiana non sarebbe riuscita a evolversi e oggi rischia di avere i giorni contati. Si parla infatti di estinzione anticipata di piccoli marsupiali come il wallaby e il mini-canguro bettong (cugino del canguro dalle sembianze di topo) il bandicoot australe e il bilby dalle orecchie di coniglio oppure il quoll, una specie di criceto con la pelliccia maculata e il muso a punta. Gli ultimi esemplari di questi animali, oramai sconosciuti alle masse, sopravvivono a fatica anche nella riserva Arid Recovery dove – spiega il Nyt – contro i gatti vengono impiegati dei tiratori scelti per periodiche battute di caccia. Dopo che Canberra ha etichettato il gatto selvatico come “parassita di rilevanza nazionale” la caccia al felino e ad altri ‘invasori’ come la volpe e il coniglio (che stanno ugualmente devastando l’ecosistema australiano) è arrivata anche a utilizzare le cosiddette trappole intelligenti (dotate di fotocamere e rilevatori per scattare solo in caso di gatti) e “Felixer”, una trovata escogitata all’interno della riserva, ovvero una macchina automatizzata a energia solare che spruzza gel tossico (ma profumato) sui gatti di passaggio.

John Read al Nyt ha rivelato che oltre 200 dispositivi Felixer sono stati posizionati in varie parti dell’Australia ma anche questo “potrebbe non bastare” perché nella riserva, per esempio, nonostante i Felixer, i tiratori scelti e i sensori intelligenti ci sono voluti fino a 12 messi per catturare e reprimere dei felini particolarmente scaltri! Stando a dati del 2016 dell’Invasive Species Council, la commissione nazionale per il mantenimento della biodiversità, quasi 4 milioni di gatti domestici e oltre 6 milioni di gatti selvatici continuano a vivere nel Paese. Ogni anno questa popolazione felina uccide 1,8 miliardi di invertebrati, oltre 1 miliardo di mammiferi, circa 400 milioni di uccelli e 600 milioni di rettili. Numeri da catastrofe che, tuttavia, non per tutta la comunità scientifica giustificano l’omicidio di massa dei gatti in atto in Australia. Non è sicuro, infatti, che l’eliminazione su larga scala dei felini ridurrebbe significativamente le probabilità di estinzione delle specie minacciate. Bisognerebbe quindi escogitare modi più “creativi” per proteggere animali a rischio, garantendo al contempo la sopravvivenza di un felino da sempre considerato tra i migliori amici dell’uomo.

 

“Nota”

Nessuno conosce il numero esatto di specie animali che si estinguono ogni anno. Secondo uno studio del 1999 del biologo Edward Wilson ogni giorno si estinguono 74 specie animali e vegetali. Oggi, a causa della globalizzazione e dei continui danni che l’uomo arreca all’ambiente, quel numero potrebbe essere decisamente superiore. Secondo un altro studio la velocità con la quale le specie scompaiono da quando è apparso l’ uomo è diventata da mille a 10 mila volte superiore al tasso naturale di estinzione. Sono numeri questi che fanno davvero rabbrividire.🤬🤬🤬