Gatto con una sindrome rara sembra anziano e sempre sconsolato

Anche se ha solo sei anni, sembra decisamente più vetusto. Questo gatto deve la sua espressione perennemente sconsolata a una malattia rara, la sindrome di Ehlers-Danlos, detta anche astenia cutanea felina: una condizione congenita che rende la pelle insolitamente elastica, a causa della mancanza di collagene.

Non avevamo mai sentito parlare di questa patologia prima di conoscere Toby, sapevamo solo che aveva bisogno di una casa e che avevamo tanto amore da dare», racconta Georgina Price. Quando lei, insieme al suo fidanzato Christopher Lardner, lo incontrarono per la prima volta, era rannicchiato in un angolo del rifugio, intento a nascondendosi dietro al suo migliore amico, Quinton.

«Erano terrorizzati, tremavano ed è stato impossibile accarezzarli. Ma appena li abbiamo visti ce ne siamo innamorati all’istante». Così la coppia ha deciso di adottarli entrambi, senza preoccuparsi dell’aspetto di Toby e dei loro faccini cupi. I due gatti avevano solo bisogno di fiducia e un po’ di spazio tutto per loro. Cosa che hanno trovato nella loro nuova casa. Per giorni sono stati nascosti sotto il letto: non c’era verso di farli uscire da lì. «Gli mettevamo le ciotole là sotto… poi alla fine hanno iniziato a fidarsi di noi, ma c’è voluto tempo».

Piano piano i due gatti sono usciti dal loro guscio. Ma Toby non ha mai smesso di cercare il supporto di Quinton e seguirlo ovunque lui vada. «E’ così gioioso e pieno di vita, molto differente dal gattone spaventato e triste che abbiamo adottato», racconta Georgina. «Il suo corpo non produce collagene correttamente, quindi se si fa un taglio non guarisce come tutti gli altri, bisogna fare più attenzione», ma nonostante questo Toby sta bene ed è un vero esempio per tutti.

«Cerchiamo di gestirlo tagliandogli spesso le unghie, mantenendo pulita la casa e cercando di evitare che si graffi», anche se rimane preoccupazioni per il suo futuro: a causa della sindrome di Ehlers-Danlos, lo stomaco di Toby tende a bloccarsi, a non contrarsi correttamente, e anche le sue articolazioni sono più deboli del normale. «Questo ci fa pensare che avrà problemi in età avanzata», ma per ora lo tengono sotto controllo, e non potrebbero essere più felici.

Georgina spera che la loro esperienza possa essere d’ispirazione per altre famiglie, invogliandole a dare una possibilità anche ai gatti con bisogni speciali. «Tutto quello che hanno bisogno in più lo restituiscono con la loro incredibile capacità di amare».

Fonte: LaStampa/LaZampa

 

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