I gatti possono insegnarci la meditazione.

gatto_meditazioneMi piacciono molto le storie a lieto fine, come questa, che ha come protagonista Bigione, un gatto che fino  a 3 anni fa ha vissuto in una famiglia di Santa Sofia, in provincia di Forlì. Un giorno Bigione è stato portato dal veterinario per un controllo ed era talmente spaventato che dopo la visita, mentre lo stavano riponendo nella sua gabbietta, è scappato e, nonostante le varie ricerche, nessuno lo vide più. Poi un giorno, dopo 3 anni, il bel gattone è ricomparso.. è tornato a casa e si è rimesso a giocare come se non fosse successo niente. E’ vero che i gatti sono molto più indipendenti rispetto ai cani, ma è anche vero che Bigione è stato lontano parecchio tempo e forse il motivo che ha creato maggior stupore a chi ha sentito la notizia è legato alla sua età, Bigione infatti ha ben 13 anni. Questa storia mi ha fatto riflettere sul tempo. Io sono sempre più convinta che gli animali siano molto più spirituali e che abbiano un modo migliore di vivere rispetto a noi. Secondo alcuni studi, infatti, il presente non esiste, o meglio, la sua definizione nello spaziotempo è infinitamente piccola, e quindi non si può misurare.

Del presente si può studiare solo il confine, che è formato da un po’ di futuro e da un po’ di passato. Sant’Agostinodiceva “Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro”. Il presente non si può indicare, si riuscirebbe a farlo soltanto se si potesse fermare il tempo, ma non si può.. il presente non è mai “fermo”, divora il futuro prossimo e lo trasforma in passato. Il tempo è una considerazione che esiste in armonia con la materia, ma non come anima o spirito.

La meditazione, per esempio, permette di accedere a una dimensione in cui spazio e tempo non esistono, un po’ come quando cadiamo nel sonno. Quindi il “domani”, “fra una settimana”, “fra un mese” non esistono, sono proiezioni della nostra mente.

Credo che la naturalezza mostrata dal gatto al suo ritorno dopo 3 anni, sia dovuta proprio alla mancanza di percezione del tempo, in quanto concezione umana.   Secondo me i gatti non hanno bisogno di imparare delle tecniche per fare meditazione, basta osservarli per capire che potrebbero insegnarla a noi.