Prendere in braccio il nostro micio,toccarlo e tenerlo è un piacere

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Prendere in braccio il nostro micio,toccarlo e tenerlo può essere un piacere ma anche una necessità. Ecco perché conviene imparare a farlo nel migliore dei modi.

Come reagiscono i gatti di fronte al contatto fisico? I nostri amici amano essere manipolati,abbracciati,afferrati,presi in braccio?
Chi conosce bene questa specie,così imprevedibile e “anticonformista”,sa che non è facile generalizzare.
A differenza di altri animali domestici,infatti,il gatto instaura col proprio padrone un rapporto fisico più articolato. Il comportamento è frutto del suo spirito libero e,anche,di caratteristiche fisiche particolari (ossee e muscolari). Inoltre,si registra una sostanziale differenziazione tra razza e razza e tra soggetto e soggetto. Ciò nonostante,ogni proprietario può cercare di favorire il contatto anche con gattini meno abituati ad essere toccati. D’altra parte, oltre che un semplice piacere, il contatto può essere una vera e propria necessità quotidiana: prendere il micio per portarlo dal veterinario,farlo entrare in un trasportino,tenerlo per spazzolarlo o per fargli un bagnetto….

Se si tratta di giocare,i gatti tendono a superare ogni timidezza da “contatto”. In questo caso,però,siamo noi che dobbiamo stare attenti: rincorse,inseguimenti,brevi momenti di lotta sono vissuti come fasi della caccia.

ll piacere delle coccole

Se vogliamo godere della compagnia del nostro amico anche attraverso qualche coccola,prestiamo attenzione ai pochi,semplici consigli pratici. I gatti sono animali che amano la pace e la tranquillità. Inoltre,i piccoli felini domestici adorano godersi i momenti di riposo in compagnia del loro padrone. È proprio in questi momenti che dobbiamo concentrare il contatto fisico,fatto sempre di movimenti gentili. Non dobbiamo dimenticare,però,che raramente un micio è disposto a concedersi in modo completo e assoluto.Ci sono,infatti,parti del corpo che un gatto potrebbe non voler esporre al contatto: le più comuni sono la pancia,la coda e le zampe.

Grattini sempre nel posto giusto

Regola d’oro per le carezze e le coccole in generale è quella di rispettare il senso del pelo del nostro gatto. I mici,infatti,si innervosiscono se vengono accarezzati contro pelo. Accarezziamolo con mano gentile e con movimenti periodici che partono dalla testa e finiscono delicatamente prima della coda. Rispettata questa regola generale,accompagniamo le carezze da grattini con le unghie in alcuni posti strategici: sulla testa,tra le orecchie,sulla collottola e sotto la gola. A numerosi gatti piace molto farsi grattare appena sopra l’attaccatura della coda oppure tra le zampe anteriori. Per avere conferma dell’effettivo gradimento (e della conseguente tranquillità) del gatto,basterà constatare la presenza del classico “ron-ron” felino: senza fusa,il micio non apprezza molto.
Afferrarlo per la collottola,è certamente molto utile in diverse situazioni pratiche che richiedono uno spostamento facile e un’immobilizzazione tranquilla e passeggera per il gatto.