Gatti – particolarità…

Il termine “gatto” deriva dal latino “catus”: è un mammifero carnivoro fra i più amati dall’uomo e il più diffuso al mondo. Si contano circa cinquanta differenti razze di gatto, un numero davvero elevato che fa capire le diversità che possono esserci tra un esemplare e l’altro. Molto territoriale e crepuscolare (è maggiormente attivo di sera e di notte), è un animale domestico che ha mantenuto, però, una certa indipendenza. Andiamo a conoscerlo meglio vedendo qualche cenno di anatomia, il comportamento, le principali razze di gatti e malattie.

Classificazione scientifica

Questa è la classificazione scientifica del gatto che, nella nomenclatura binomiale, è noto come Felis silvestris catus:

  • Dominio: Eukaryota
  • Regno: Animalia
  • Sottoregno: Eumetazoa
  • Superphylum: Deuterostomia
  • Phylum: Chordata
  • Subphylum: Vertebrata
  • Infraphylum: Gnathostomata
  • Superclasse: Tetrapoda
  • Classe: Mammalia
  • Sottoclasse: Theria
  • Infraclasse: Eutheria
  • Superordine: Laurasiatheria
  • Ordine: Carnivora
  • Sottordine: Feliformia
  • Famiglia: Felidae
  • Sottofamiglia: Felinae
  • Genere: Felis
  • Specie: F. silvestris
  • Sottospecie: F. s. catus
  • Caratteristiche

    Dal punto di vista fisico, i gatti incarnano perfettamente la struttura felina: sono agili – sanno arrampicarsi praticamente ovunque – e molto flessibili. Vibrisse e coda sono gli organi predisposti al mantenimento dell’equilibrio, mentre gli artigli sono utili per aggrapparsi. I gatti hanno dei sensi molto sviluppati: per fare degli esempi, la loro vista notturna è acutissima, il loro udito capta frequenze molto più alte di quello umano ed è dotato di una quantità di terminazioni olfattive impensabili per un uomo.

    Cenni di anatomia e fisiologia

    Senza fare un trattato troppo approfondito e noioso, ecco alcuni dati relativi all’anatomia e fisiologia del gatto:

    • Corpo: atletico, agile, la coda mantiene l’equilibrio
    • Testa: gli occhi hanno la pupilla verticale. Presenza delle vibrisse (peli modificati che aiutano il gatto a mantenere l’equilibrio e a percepire l’ambiente circostante, nonché gli spostamenti d’aria)
    • Apparato gastroenterico: il gattino ha 26 denti da latte, mentre il gatto adulto ha 30 denti definitivi (12 incisivi, 4 canini, 8 premolari e 6 molari). L’intestino è abbastanza corto, tipico dei predatori
    • Sensi: essendo un predatore ha un udito e un olfatto molto sviluppato (l’audiogramma arriva a 50mila Hz, mentre quello umano si ferma a 20mila. Inoltre ha più terminazioni olfattive rispetto ai cani). È anche capace di vedere in condizioni di scarsa luminosità (ma non al buio totale) grazie al tapetum lucidum. La visione è binoculare e riesce a vedere i colori. Ha un ottimo senso del gusto, ma sente poco i sapori dolci
    • Zampe e dita: le zampe anteriori hanno cinque dita, le zampe posteriori quattro. Le unghie sono retrattili e ha dei cuscinetti plantari
    • Temperatura corporea: 38-39 gradi
    • Frequenza respiratoria a riposo: 10-20 respiri/minuto
    • Frequenza cardiaca a riposo: 110-140 battiti/minuto
    • Peso: variabile a seconda della razza (quelle giganti arrivano anche a 10-12 kg)
    • Riproduzione: la maturità sessuale solitamente arriva fra i 5 e i 7 mesi (i maschi hanno il pene retroverso). Le femmine hanno un calore a ovulazione indotta: continuano ad andare in estro finché non si accoppiano. Hanno 8 mammelle (anche i maschi hanno i capezzoli se te lo stai chiedendo)
    • Gravidanza: dura in media due mesi (57-63 giorni)
    • Gattini: nascono ciechi, con gli occhi chiusi e sordi. Aprono gli occhi intorno ai 12-15 giorni e sono di colore blu. Verso i due mesi, il colore degli occhi cambia.

Alimentazione

Il gatto è un animale carnivoro stretto. La sua alimentazione deve essere maggiormente ricca di proteine di alto valore biologico rispetto al cane. Particolare attenzione va posta alla presenza di taurina: la sua carenza provoca una forma di miocardiopatia dilatativa.

Ciò non significa, tuttavia, che non mangi cereali, verdura e frutta, anzi, questi elementi risultano essenziali per il fabbisogno giornaliero. Felix non disdegna nemmeno l’erba, utile a permettere una migliore digestione. Certo, va detto che il nostro micio può sembrare piuttosto selettivo nei confronti del cibo: non tutti infatti apprezzano il cibo in scatola, ma amano alimenti crudi o cotti preparati dal padrone.

E no, il gatto non può fare un’alimentazione vegana o vegetariana: essendo un carnivoro stretto, ha bisogno delle proteine animali come fonte di sostentamento. Se vuoi un animale vegano o vegetariano, meglio optare per un coniglio o una cavia.

Alimenti vietati al gatto

Ci sono alcuni cibi che il gatto non dovrebbe mai mangiare:

  • cipolla, aglio, erba cipollina e porro: possono provocare anemia emolitica
  • pesce crudo (non in maniera esclusiva almeno): contiene un’antitiaminasi che blocca l’assorbimento della vitamina B1
  • carne di pollo e maiale cruda
  • uova crude: contengono l’avidina che impedisce di riassorbire la vitamina B8 (biotina)
  • cioccolata, caffè e tè
  • uva e uvetta
  • avanzi della tavola
  • salumi
  • dolci di qualsiasi tipo e genere
  • ossa

Addomesticazione

La relazione tra uomo e gatto è iniziata, secondo alcuni studi, già 7.000 anni fa (o persino prima, in concomitanza con la nascita dell’agricoltura). Questo rapporto è poi cresciuto fino a raggiungere la divinazione del felino nell’Antico Egitto. Oggi il gatto è tra gli animali domestici più comuni, tuttavia mantiene alcuni comportamenti selvatici, come ad esempio l’istinto alla caccia.

Comportamento e comunicazione

Il gatto è sicuramente più schivo rispetto ad altri animali domestici (come il cane): ciò è dovuto al suo forte senso di territorialità. Nonostante questo, è un gran comunicatore e il rapporto che ha stretto con l’uomo si basa sul rispetto reciproco. Il felino “parla” attraverso le espressioni del muso e con la coda, con le fusa, ma anche con soffi ringhi, se in fase di attacco. Il verso dell’animale è detto miagolio. Ci sono razze di gatto come il Siamese che tendono a vocalizzare parecchio.

Tra le abitudini del gatto c’è sicuramente la pulizia: ogni giorno si lava il pelo con la lingua, così da mantenerne il potere isolante. Ciò comporta l’ingestione di diversi peli ed è per questo che, spesso, Felix vomita i cosiddetti bezoari, cioè palle di pelo. Tra le attività preferite dai mici c’è il sonno: questi animali infatti dormono fino a 18 ore al giorno.

È un animale molto territoriale. Tende a marcare il suo territorio tramite ferormoni, rilasciati sugli oggetti (incluse le persone) strofinando il muso e il mento, presenti nelle ghiandole delle zampe o tramite marcature urinarie.

I gatti non formano branchi come i cani, ma più che altro colonie dove diversi gatti condividono il medesimo territorio suddividendosi spazi e risorse, creando precise strutture sociali.

Etogramma del gatto

Con il termine di etogramma si intende l’insieme dei comportamenti tipici e innati di una specie. Questi sono i più comuni comportamenti presenti nell’etogramma normale di un gatto:

  • animale sociale
  • grooming e pulizia del pelo con la lingua
  • graffiatura di superfici verticali e orizzontali
  • marcatura urinaria
  • necessità di coprire le feci
  • caccia delle prede
  • scappa quando si sente in pericolo
  • quando è in allerta, sta seduto immobile per controllare l’ambiente
  • riposa e sonnecchia tanto durante il giorno, sia con gli occhi aperti che chiusi
  • abitudine di ricerca del cibo

Alcuni comportamenti normali del gatto possono dar fastidio ai proprietari che, spesso, li scambiano per problemi comportamentali. In realtà sono solo  comportamenti indesiderati, cioè comportamenti che per il micio sono normali, ma che a noi creano disagio.

Fonte: www.greenstyle.it