Il mondo gatto è incredibile.

1 – GRATTARE, GRATTARE E ANCORA GRATTARE
Lui, il tuo gatto d’appartamento a cui hai insegnato tutte le buone maniere, gratta fino a non poterne più: fino a che le unghie non sono limate e l’oggetto del suo trattamento… distrutto! Solo allora, probabilmente, smetterà. E quando gratta puoi notare nei suoi occhi l’aria soddisfatta e godereccia tipica di chi si toglie una soddisfazione irresistibile. Poco importa, davvero, se è il tuo mobile di bambù o il tappeto del tuo soggiorno a risentirne. Non ti disperare ma prendila come una sfida: devi trovare qualcosa che lo stimoli di più dei tuoi mobili.

2 – DORMIRE, DOLCE DORMIRE
Quando non gioca, non mangia e non va in bagno, che fa il gatto? Dorme. E se non dorme, sonnecchia. E se non sonnecchia, si riposa a occhi semichiusi. Lui ama dormire e si vede: lo fa raggomitolato per tenersi caldo, lo fa allungandosi e stiracchiandosi con aria beata, a pancia in giù, in su, lasciando le zampe all’aria oppure con la testa a penzoloni, in equilibrio su caloriferi e ringhiere. Qualsiasi sia il modo preferito dal tuo gatto, una cosa è certa: non soffre di cervicale.

3 – STARE SOLO
I felini, si sa, amano la solitudine. Vogliono avere tutto il tempo di leccarsi, vogliono prendersi cura del mantello senza doversi distrarre, vogliono il controllo totale del territorio e mentre riposano non amano essere disturbati. La verità, è che si bastano e si apprezzano. Insomma, a volte è come se sulla fronte portassero un cartello con su scritto: “lasciatemi in pace”. Ma ne siamo proprio sicuri?

4 – STARE IN COMPAGNIA
Il gatto, che ama tanto non avere altri esseri intorno che gli rubino la sua poltrona, la sua pappa o che lo distraggano dal lavaggio dei baffi, odia stare da solo. È una contraddizione? Solo apparentemente: il fatto è che prova una certa soddisfazione a guadagnarsi la sua indipendenza ma se non ha nessuno a cui dimostrarla, che senso ha? Ci vuole, insomma, un compromesso: prima il contatto poi la separazione, o viceversa. E poi potrai anche dirgli: chi ti capisce è bravo.

5 – È L’ORA DELLA PAPPA?
Per un gatto è sempre l’ora della pappa. Per mangiare rinuncia a riposare, a giocare, a farsi le unghie. Per la pappa farebbe di tutto. Salvo poi annusare il piatto, voltarsi stizzito e andarsene via senza aver nemmeno assaggiato. Ma che mi hai dato? E se invece mangia, solitamente non ti concede la soddisfazione di farsi vedere troppo soddisfatto.

6 – NON È L’ORA DELLA PAPPA?
Allora è quella del gioco. O si mangia, o si dorme oppure si gioca. Il gioco è vita, è bisogno di esercizio e sfogo dell’istinto della caccia. Saltella, si inarca, si gonfia, fa agguati, si lancia, scivola e si riprende. Fa ridere? Non farglielo troppo capire, prendilo sul serio, lui si sente un leone!

7 – QUESTO È MIO E QUESTO… PURE
Al felino piace tanto marcare il territorio. Quella zona del salotto è sua e quell’altra anche, come pure il tuo letto e la camera degli ospiti. Insomma ogni luogo della casa deve essere esplorato e conosciuto. E non solo: pure marcato. Unghiate o strofinamenti servono proprio a questo. Ma come mai si strofina anche sulle tue gambe e contro i tuoi piedi? Semplicemente perché… anche tu sei suo!